
BAIA DEGLI ANGELI
La Baia degli Angeli, oggi nota come Baia Imperiale, è una famosa discoteca Italiana. Si trova sulle colline sopra Gabicce Mare, al confine tra le province di Rimini e di Pesaro, e richiama pubblico sia dalla regione Marche sia dalla Romagna. La discoteca sorge a strapiombo sul mare, e gode di una ampia vista panoramica.
Fu aperta al pubblico il 29 giugno 1975, dopo un anno in cui era stata gestita come sporting club (cioè locale d'intrattenimento con l'ingresso riservato ai soci); il titolare era l'imprenditore Giancarlo Tirotti.
L'interno dell'edificio ospitava ambienti fastosi ed eleganti, in cemento bianco con foto di Marilyn Monroe. Tutto l'interno era illuminato da una batteria di fari posta su un braccio meccanico che poteva muoversi da una pista all'altra. La pista da ballo centrale era circondata da due piscine, mentre un'altra piscina era sovrastata da una passerella in cristallo sulla quale i giovani potevano ballare. La console del disc-jockey era posta all'interno di un ascensore con le pareti di vetro. Il dj poteva quindi, a piacere, salire al primo piano, dove aveva una vista completa della pista esterna, adiacente alla piscina. Era anche presente un negozio di abbigliamento chiamato Happy Fashion.
Ancor di più dell'arredamento, fu la musica a rendere famoso il locale in tutt'Italia. Tirotti faceva viaggi per affari negli Stati Uniti e frequentava i locali di New York, la città che lanciava le nuove mode. Nelle serate trascorse nei locali da ballo, aveva colto l'importanza dell'impianto audio, degli effetti scenici e della qualità delle selezioni musicali.[1] Nella Grande Mela Tirotti aveva ascoltato un genere nuovo: la disco music. Il genere, ballabile ed a ritmo uniforme, consentiva ai dj nuove sperimentazioni in fatto di presentazione dei brani. A New York, infatti, i dj che suonavano discomusic avevano soppiantato la pratica di presentare personalmente i pezzi e di intervenire con la loro voce mentre sfumavano un brano e passavano al prossimo, come si faceva in Italia. Proponevano al pubblico una selezione ininterrotta di brani, che iniziava con l'apertura del locale e durava fino alla chiusura. I dj statunitensi padroneggiavano la tecnica del mixaggio in sovrapposizione ritmica, sconosciuta in Italia. [2]
A Tirotti quest'idea piacque e decise di importarla in Italia. Ad una festa ascoltò le selezioni di Tom Sison e lo scritturò per il suo futuro locale. Era la primavera del 1975.[3] Tom fu presto raggiunto da Bob Day, suo compagno nella vita e anch'egli un dj con una grande passione per la musica disco.
La Baia degli Angeli fu tra le primissime discoteche italiane a suonare musica da ballo nonstop. Inoltre la musica che si ascoltava alla Baia non si sentiva negli altri locali. Tom e Bob tornavano a New York ogni due mesi per acquistare nuovo materiale che poi proponevano in esclusiva. Fecero conoscere per primi al popolo della notte italiano le produzioni della Philadelphia Records e i suoni disco della TK di Miami.[4]
La Baia fu anche la prima discoteca in Italia a chiudere alle ore 6 del mattino; queste caratteristiche peculiari resero il locale molto rinomato, e gli diedero fama nazionale. Dal tetto dell'edificio veniva lanciato un raggio laser, come "stella cometa" per il popolo della notte, che così sapeva dove orientarsi per raggiungere il locale. Anche in questo la Baia fu la prima in Italia.
L'importanza del locale fu evidente nel biennio 1975-1977, quando la Baia si impose come luogo di tendenza grazie alle scelte musicali innovative ed all'orario prolungato fino all'alba. Nel 1977 Giancarlo Tirotti decise di vendere e si trasferì per lungo tempo in Africa. Alla fine dell'estate dello stesso anno Bob e Tom, giunti in scadenza di contratto, ritornarono negli Stati Uniti. [5]
La Baia riaprì in autunno con altri progetti: Bob e Tom furono sostituiti inizialmente da Daniele Baldelli. Successivamente iniziò la sua carriera alla Baia DJ Mozart[6], che diventerà un personaggio simbolo del locale. La Baia faceva conoscere la propria musica anche con le audiocassette registrate dal vivo. Così, anche chi non poteva andarci (a metà degli anni settanta pochi giovani possedevano un'auto propria) poteva ascoltare il suono di Baldelli e Mozart. Le selezioni dei due dj erano uniche e mai sentite prima. Mostrando un'attitudine e una versatilità non comuni, mixavano la disco (la disco music di Sison e Day) con l'elettronica dei Kraftwerk e il jazz-rock di Jean-Luc Ponty, inserendo il funky come collante del tutto. Nel 1979 la discoteca si trovò al centro di un fatto di cronaca nera: nel parcheggio del locale venne ritrovato un giovane deceduto in stato di overdose. In seguito all'inchiesta, il locale fu chiuso. La proprietà cercò di riaprirlo col nome di Nepentha, l'angelo della Baia, con lo slogan "L'unica droga è la musica". Questo locale ebbe poco successo, tanto che la nuova avventura terminò dopo circa un anno.
La discoteca è stata riaperta nel 1985 in veste completamente rinnovata, col nome di Baia Imperiale. Da allora il locale si presenta come un'enorme villa romana dell'età augustea, ed è diventato famoso inEuropa per l'alto livello di tematizzazione. Alcuni film popolari italiani (Abbronzatissimi, S.P.Q.R.) e fiction televisive come pure alcune trasmissioni estive, hanno avuto per sfondo l'imponente scalinata d'ingresso con l'alto colonnato e le statue di Nettuno collocate ai due lati.
Molti locali sorti in Italia alla fine degli anni ottanta, trassero spunto dalla Baia Imperiale scegliendo anch'essi una tematizzazione in stile Roma antica


